domenica 30 marzo 2008

il candore che ci rimane


30 marzo 2008

Queste sono le mie montagne in una giornata apparentemente invernale. Il sole era riflesso dalcandore della neve depositata nonostante la primavera sulle cime più alte delle prealpi carniche. Gli arbusti sembrano con i loro rami voler proteggere la natura che oltre si intravvede dalle mani rapaci e dall'incuria dell'uomo. Ultimo baluardo, braccia sollevate verso il cielo terso colori indimenticabili, sfumature di azzurri, ombre e curve discendenti rocce che si intravvedono fra le foglie ancora poco sviluppate. mentre sulla parte inferiore l'oscurità cela la vergogna più assoluta, case, cemento,campi incolti e abbandonati, ultima speranza di un senso etico di un'appartenenza ad una natura che sta scomparendo nello stomaco di ingordi animali.
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