martedì 3 aprile 2007

vibro ergo sum


03 aprile 2007



Seduto sul mio divano, stavo riflettendo leggermente distratto, un po’ su tutto, senza un filo conduttore specifico. Mi sono accorto ad un tratto d’aver collegato, quasi inconsciamente, delle mie linee di pensiero ad alcune teorie psicologiche recentemente acquisite con letture casuali. In un libretto di solo qualche euro di costo , un manuale stampato da una rivista specializzata, l’autore, uno stimato psichiatra nonché direttore della redazione stessa, sottolineava che quando si fa all’amore si gode del proprio corpo, lo si fa in poche parole con sé stessi attraverso il corpo del partner. Caspita,un boomerang emotivo!. L’altro diventa solo un mezzo di piacere, uno strumento erotico quindi.
Ho riflettuto attentamente su quanto letto e pur, come ripeto sempre a tutti, non avendo studiato psicologia e neppure letto le teorie di Freud, il mio pensiero si allinea perfettamente con il pensiero da lui espresso. Se, come semplificando banalmente, vogliamo collegare in modo univoco e determinante il comportamento umano alla sua sfera sessuale, e considerare il sesso appunto come nucleo principale di un corretto sviluppo psicologico di ognuno di noi, se ne deduce che ogni azione e ogni scelta, inconsciamente sono determinate da impulsi ludico sessuali.
Sul divano ho avuto un’intuizione, una riprova che tale teoria è esatta, pur essendo il famoso psicanalista, tutt’oggi, al centro di dibattiti controversi.Vi spiego cosa mi è venuto in mente.
Spesso non riuscivo a spiegarmi come mai si creassero dei conflitti, anche violenti, con le persone con cui si discuteva degli argomenti anche più svariati. Mi sembrava esagerato che se la prendessero tanto per un’opinione, anche se errata. Quasi sempre, pur sforzandomi, soprattutto negli ultimi tempi, di attenermi alla concretezza dell’argomento ricercandone una soluzione logica, qualsiasi fosse l’argomento in questione, non sono mai riuscito a trovare un punto d’incontro,con il mio interlocutore. E il più delle volte venivo a scoprire esterrefatto, che alla fine per strade diverse, si arrivava alla stessa conclusione dopo ovviamente aver baruffato. Tale comportamento all'apparenza contradditorio ha una logica. Infatti i problemi si risolvono solo applicando delle tecniche analitiche e quindi matematiche e se non erro la matematica non è un’opinione. Cos’è quindi che impedisce un accordo?, semplice!, ognuno si arroga d’aver la formula giusta per tutti i problemi, ognuno esige e pretende d’essere l’unico individuo a possedere la soluzione in tasca, ad aver il diritto d'esistere, ad essereil più bello, il più bravo e ovviamente a meritarsi la felicità; l’unico a doverne gioire e godere della stessa. Allora mettere in dubbio la verità equivale a minare la loro felicità e senza di essa manca anche il senso di gioia e l'eccitazione che ne deriva. La stessa eccitazione che il cervello attraverso l’endorfina e altre sostanze chimiche, distribuisce durante l’amplesso. Quindi gioia derivante dalla felicità a sua volta figlia di egocentrica verità, produce un amplesso virtuale. Ecco perché è così difficile riconoscere d’aver torto. Se non alla ragione in sé, la felicità è sempre correlata ad altre motivazioni psicologiche, al potere, ai soldi, all’amore, all’approvazione. Non potendo darci ragione da soli, ciò equivarrebbe ad una sorta di autoerotismo, si cerca nell’altro il consenso identificandolo come partner ideale. Ma se questo è su posizioni diverse, allora sono cavoli amari!!.Succede come nelle più classiche situazioni alla Ridolini, in cui nei rapporti fra marito e moglie il primo fa cilecca, tradendo le aspettative della compagna. Vi è mai successo??? Non siate bugiardi!!! Bene, Apriti cielo! Subentra nella donna un senso di rabbia e di frustrazione, lo sguardo diventa truce, il viso si allunga talmente tanto che quasi tocca il pavimento, mentre "LUI, il colpevole," si accascia definitivamente esanime, colto da improvviso malessere! e poi con voce flebile e suadente, la partner :" ma dai, ma su ,… fai fare a me, tu sbagli, non sai....; all'improvviso colta da stizza profonda e da un raptus di follia , si getta d'impeto sul malcapitato e, afferratolo con ambo le mani , lo strizza, lo strozza, l'allunga, lo annoda , cerca di farlo rinvenire perfino con la respirazione artificiale. Il risultato, ovviamente è disastroso e il povero LUI, esala l'ultimo respiro.. La stessa cosa succede quando si discute!!!. Anche in questo caso, infatti se il partner non ti soddisfa, si creano un senso di rabbia e di frustrazione. Ora tutto è chiaro, copuliamo ininterrottamente proprio come una razza di scimmie. Facciamo sesso con gli occhi, mentre lavoriamo, mentre parliamo o sorridiamo, in qualsiasi momento della giornata, anche quando pensiamo. Infatti il pensiero si incunea nel nostro cervello! E’evidente come il pensiero rappresenti l’organo maschile ed il cervello o meglio la mente ( per dargli un nome al femminile), rappresenta quello femminile. Quindi si fa all’amore anche filosofeggiando, o inventando. Non è un segreto che in genere le donne preferiscano uomini acculturati e rozzi nel talamo, piuttosto che studiosi di fama. Quelli li portano a teatro o li sposano. A questo punto si può tranquillamente affermare che ognuno di noi è per l’altro, un partner sessuale. Ma se ci ricolleghiamo a quanto detto all’inizio del presente documento, e se è vero che si gode facendo l’amore con noi stessi , usando l’altro come strumento di piacere, ciò significa semplicemente che noi siamo dei semplici e banali aggeggi vibranti!!! E, proprio come noi, questi, più si agitano meglio è.
Dopo quest’analisi, tutto mi è più chiaro, noi non verremo mai presi in considerazione per quello che siamo, esseri con bisogni affettivi, e con necessità reali, ma solo in base al piacere che riusciamo a dare, direttamente o indirettamente. Viviamo in un’orgia giornaliera che viene consumata sotto gli occhi di tutti, in modo spudorato ed indecente. Gigolò e prostitute che si vendono di continuo attraverso i sensi, gli sguardi, i gesti, gli ammiccamenti, le voci, in un gioco altalenante di umori alti e bassi, di felicità immediata e altrettante improvvise depressioni, di eccessiva adrenalina e in una tempesta di ormoni. Ecco perché come accennato recentemente , la felicità dovrebbe essere piatta, continua proprio come può essere continuo il piacere dato col tantra, piuttosto che quello impetuoso ma breve ed effimero che si ottiene dalla passione. Quindi anche nel rapporto con la gente dovremmo sostituire l'amore continuo e pieno alla solita sveltina. La serenità del dialogo costruttivo, all’imposizione delle idee.



Saluti


Italo Sùris





CHI FU SIGMUND FREUD:


Breve descrizione da Wikipedia,(
http://it.wikipedia.org/wiki/Sigmund_Freud), per conoscerlo meglio.
Sigismund Schlomo Freud (
Freiberg, 6 maggio 1856Londra, 23 settembre 1939) è stato un neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco, fondatore della psicoanalisi, una delle principali correnti della moderna psicologia, secondo la quale l'inconscio ha un notevole influsso sul comportamento e sul pensiero degli esseri umani e delle organizzazioni di ogni dimensione tra individui.In un primo momento si dedicò allo studio della ipnosi e dei suoi effetti nella cura di pazienti psicolabili, influenzato dagli studi di Josef Breuer sull'isteria, in particolare dal caso Anna O. (in realtà Bertha Pappenheim futura fondatrice dei movimenti di assistenza sociale e di emancipazione femminile), al quale si interessò sulla base delle considerazioni di Charcot che individuava nell'isteria un disturbo della psiche e non già una simulazione come ritenuto fino ad allora.Dalle difficoltà incontrate da Breuer nel caso, Freud costruì progressivamente alcuni principi basilari della psicoanalisi relativi alle relazioni medico-paziente: la resistenza e il transfert. Di questo periodo furono anche le intuizioni che formano il nucleo della psicoanalisi: il metodo di indagine mediante l'analisi di associazioni libere, lapsus (da cui appunto il lapsus freudiano) , atti involontari e l'interpretazione dei sogni.Le idee di Freud e le sue teorie - viste con diffidenza negli ambienti della Vienna del XIX secolo - sono ancora oggi al centro di accesi dibattiti e centro di discussioni non solo in ambito medico-scientifico, ma anche accademico, letterario, filosofico e culturale in genere.

























































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