domenica 1 aprile 2007

Il ballo delle primizie









01 aprile 2007

Una collana d’oro al collo cesellata da minuscoli brillanti, scivola e si incunea fra i seni, un fazzoletto di seta rosa, li avvolge completamente per celare il segreto dei due minuscoli frutti di ciliegio a sguardi indiscreti. Due lembi di garza leggera fasciano il corpo nella sua completezza, inguainando le cosce affusolate fino alle esili caviglie e terminando in un vortice di petali di stoffa che coprono i piedi armoniosi. Questo è l’incanto di una serata danzante ove la donna, fattasi calice o il calice fattosi novizia , mani inguainate in lunghi guanti di seta , brindano alla notte che veglia sulle loro emozioni. Sono lì le graziose novizie, in fila su un lato dell’immenso salone, più belle degli ori e degli stucchi che svaniscono e si ingrigiscono dinnanzi al loro splendore. Smeraldi, rubini, topazi , perle nere o bianche perfette e levigate come la loro pelle, non possono competere con il fascino del loro sorriso. Le rose rosse che abbondanti addobbano l’ambiente sprigionando un profumo intenso, piegano il capo alla loro presenza , mai fiore fu così delicato, mai rosa così profumata, come la bionda novizia che profuma di suo, in attesa del cavaliere che l’inviti a danzare. Sa che l’invito sarà una promessa, che il suo fiore non verrà calpestato, che per il suo sorriso ci saranno duelli. E’ questa la sua forza, che assume il valore maggiore in questa giornata di oblio. Il bianco frizzante, versato fra le sue scapole volutamente in vista, sale negli occhi in piccole bolle che illuminano la pelle del volto e sbiancano i denti in un esplicito sorriso. Letizia che è nel contempo speranza e promessa di notti roventi, di baci infuocati, di nuovi calici alzati!


Descrizione


Questo calice fa parte ovviamente ,di una serie di bicchieri che, come motivo d’ispirazione come è semplice notare, ha avuto la donna. Sapete bene che non è il primo che ho disegnato con questo tema. Più avanti ne potrete osservare altri più bizzarri e originali, tratti da altri temi. Mi pare che la descrizione di cui sopra, anche se poetica, abbia chiaramente concretizzato il pensiero che mi ha spinto a creare tale forma, per il calice in oggetto. La parte larga del calice rappresenta le spalle di una giovane donna. Dalle stesse, scendendo, si finisce ai fianchi e poi ai piedi. Il petto, i fianchi ed i piedi, sono fasciati da un abito di seta rosa lungo e quindi da sera, il quale termina in uno svolazzo a forma di petali di fiore. Sul collo un’enorme collana d’oro sorregge l'insieme della veste, coprendo parte delle spalle e agganciando l’abito in tre parti, una sul davanti e due lembi sul retro.


Ciao
Italo Sùris

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