giovedì 5 aprile 2007

La pensione logora chi non ce l'ha!

05 aprile 2007



Da quando ho cominciato a scrivere il mio blog, mi viene proprio voglia di andare in pensione. Sì perché con i tempi che corrono, per mantenere quei pochi eletti che lo sono di già, non si permette più alle persone che hanno maturato, in base alla legge Dini, il diritto di pensione, di lasciare spazio ai giovani. E come nella più schizofrenica delle situazioni, si crea il paradosso che chi vorrebbe andare, non può andare e chi vorrebbe restare, viene cacciato, chi vuole lavorare, sta a casa.! Se non fosse che si parla di cose serie, verrebbe da sbellicarsi dalle risate.
Per complicare le cose, l’onorevole rompimaroni ha eliminato gli scalini. E chi ci va più in pensione ora? Ditemi come è possibile per un povero vecchietto come me, che ha lavorato per oltre trentasei anni, in ogni ditta, con ogni tempo, in Italia, fuori, di lato e anche di sotto, farsi uno scalone senza rompersi l’osso del collo?, solo un bassotto ci riuscirebbe! Strana la vita, più vado giù e più si torna su. Allora, ripeto io voglio andare, Andreotti, Bottiglione, Casini e Maroni e tutti gli altri NO!. Pur potendo tornarsene, dopo due, tre, quattro , cinque….anni a casa in quiescenza, restano al loro posto. Ho sempre detto che la nostra classe politica ha un forte senso dello Stato e del dovere e, giustamente, dà l’esempio. Ma pensandoci bene, più che un senso, lo trovo ……. un controsenso.
Oppure il nocciolo del problema è proprio questo!.A molta povera gente che si è spezzata la schiena, rovinati i polmoni, gli occhi; pur desiderando di finire gli ultimi giorni della propria vita da "signori", gli è impedito! Ovvio che per loro prendere 950 euro in pensione, piuttosto che mille in attività, non cambia molto. Semmai cambierebbe solo la possibilità di curare i propri interessi affettivi, perché di economici penso ce ne siano ben pochi. E forse, uno dei motivi per cui qualcuno vorrebbe andare in pensione, è proprio il desiderio di autorealizzarsi facendo qualcosa per se e indirettamente anche per gli altri. Allora se ne deduce che chi vuole andare in pensione prende poco e chi invece non ci va prende tanto.! Signori abbiamo trovato il sistema di risolvere il problema. Senza scalini, senza scaloni, ma con un po’ di equità.
Vorrei vedere come si comporterà Andreotti quando si tratterà di votare un’eventuale legge che corregga l'attuale. Ha sempre sostenuto che il potere logora chi non ce l’ha. Rafforza quindi la mia tesi, e cioè che tutti gli operai sono logorati!! Se così fosse bisognerebbe ridurre l’età pensionabile. Pensate ad uno stato che manda giornalmente un’infermiera o una badante, a far le siringhe di buscopan ad un arzillo???sessantaduenne, affinché vada a lavorare. Senza parlare dei costi dei pannoloni e delle dentiere! Però pensandoci bene, con le dentiere ci potrebbe anche guadagnare. Risparmierebbe infatti sul buono pasto!. Riepilogando: - spesa pensionistica, a parità di Generali, Politici, Manager, e non pagatori di tasse.+ spese sanitarie per anziani con diabete, artrosi, malattie, tumori, incontinenza, etc. etc. Bell'affare!!! Poi abbiamo una nutrita schiera di baby pensionati superattivi, ai quali dobbiamo mantenere il vizio del fumo. Uno dirà ma le leggi sono leggi, se hanno fatto in modo che si potesse andare in pensione con quindici anni di contributi, non è colpa di nessuno??????? Ma qui nasce una discriminazione perché; per alcuni sono bastati pochi anni e pochi contributi, ( pensione d’anzianità) per altri, tanti anni e troppi contributi. Non si potrebbe mediare dico io??? Non ho mai sentito che uno più paga meno ha. Probabilmente fa parte del nuovo sistema capitalista Italiano, dove se vai a fare la spesa, un solo carciofo costa come l’intera cassetta. Certo che il sistema economico nostrano è molto complicato. Chi ora dovrebbe, in base alla vecchia legge Dini e a quella prima, andare in pensione, non può perché i soldi che hanno versato sia lui che la ditta sono serviti a pagare altre pensioni. E questo è un controsenso. A uno gli regali il pollo, levandolo dalla bocca dei tuoi figli o nipoti e poi la stessa persona torna a casa tua ogni giorno a pranzo pretendendo un piatto di ravioli ! Per me minimo minimo è un maleducato! E allo stesso tempo chi ora lavora, deve rimanerci poiché, coloro che hanno goduto del suo risparmio, ora non ne possono più fare a meno. Ma che è una droga?? Ci dicono che vivremo tutti fino a cent’anni, bene, bella notizia!. Spero che non si facciano discriminazioni anche qua, per cui, chi lavora muore subito e gli altri come nei film dell’orrore traggono energia vitale dal corpo della vittima prescelta, succhiandone il sangue come un vampiro! Perché se così fosse, signori, vado a Napoli e mi compro due o tre chili d’accio ( AGLIO in italiano).! Riepiloghiamo: Un vampiro succhia il sangue ad un povero vecchietto che, caduto dalle scale non riesce più a risollevarsi per andare in pensione. Così si fa pipì addosso, ma viene l’infermiera, che gli mette il pannolone e lui torna a lavorare, mentre il suo amico Baby gli sfila il portafoglio dalla tasca posteriore. ma non ci trova più un becco di un quattrino poiché li hanno presi prima. A questo punto il povero neo pensionato, viene gentilmente pregato a continuare a giocare a monopoli, mentre il mazziere cambia continuamente le carte in tavola!. E sì perché le leggi sulle pensioni, già cambiate due o tre volte negli ultimi anni, assomigliano molto a una partita a briscola ove il mazziere, bara al gioco rimescolando il mazzo a suo piacimento. Vi è da dire però che secondo una prassi consolidata, in un gioco normale, mazzieri dovrebbero diventare a turno, tutti!; in Italia invece sono sempre gli stessi. ALLORA SIGNORI, CAMBIAMO COMPAGNO DI GIOCO DEFINITIVAMENTE!!!! In ogni modo, non pensiate che io scriva questo post perché voglia veramente smettre di lavorare; il lavoro mi piace troppo.!!


Bye-bye
Italo Sùris

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