lunedì 30 luglio 2007

Non fare lo struzzo in ristorante



30 luglio 2007

Ho avuto modo in questi ultimi giorni di parlare con due ragazze, due giovanissime ragazze che si sono inserite nel mondo del lavoro da poco. Una di queste si è laureata in economia, con laurea breve recentemente e ha trovato lavoro non molto lontano da casa, in uno studio di un noto commercialista. Guadagna appena assunta circa 800 Euro al mese, dalle quali ovviamente deve sottrarre i costi logistici, quelli cioè legati al trasferimento da casa al posto di lavoro e viceversa e quelli relativi ai pasti di mezzogiorno. Ovviamente il reale tempo fuori casa è superiore di granlunga alle otto ore lavorative. L'altra, seppur diplomata, ha lavorato e dovrebbe ancora lavorare in un ristorante del vicino Veneto. Lavora a giornata e gudagna circa 35 Euro per sei ore; 1000 Euro circa al mese. Tutt'e due desiderano cambiare lavoro. La prima, che chiameremo Erika, ha avuto una delusione amorosa,che avrà influito sul suo attuale stato d'animo. Sebbene alla fine il motivo dell'attuale malessere, sarà secondo me, dovuto a diverse componenti. Motivi fra cui ritengo plausibile, anche il desiderio di avvicinamento a casa. L'altra che chiamerò Gianna, vuole abbandonare il lavoro perchè non si sente apprezzata sufficientemente, anzi umiliata e screditata a sua insaputa, da colleghi e datori di lavoro. Posso mettere la mano sul fuoco su entrambi le ragazze, come garantire che ciò che mi è stato raccontato dalle stesse corrisponde a verità. La serietà, la moralità e l'onestà sono le prorogative di ognuna di esse. Non hanno grilli per la testa e forse è questo il vero problema, sono diverse, non fanno pettegolezzi e si danno da fare. Ho scoperto che ciò dà fastidio, e stranamente anche ai datori di lavoro. Gente così non è malleabile, corruttibile, non accetta compromessi; è alla fine pericolosa. Cosa può essere successo nel mondo del lavoro mi sono domandato, da quando la guardia di finanza è a caccia degli evasori? Sicuramente coloro che al nero non vogliono rinunciare, stanno cercando, aiutati da fidi consigliori, come nascondere al fisco il reale fatturato. Per guadagnare tre sono i sistemi: sottopagare, e questo in Italia è normale, evadere il fisco cosa che ancora molti fanno anche se il governo ha fatto un buon lavoro e terzo pagare i dipendenti in modo diverso da ciò che risulta in busta paga. Pagando in contanti una cifra inferiore da quella dichiarata in busta paga. Cosa gravissima e doppiamente illegale. E' un metodo che sfiora la truffa, dettato dall''arroganza dalla consapevolezza che chi lavora ha questa necessità, un bisogno di cui approfitta indegnamente. O così o carico, mi par di sentire e sfacciatamente non hanno neppure paura delle denunce. La prepotenza e la vigliaccheria di costoro sono ributtanti. In genere si comportano così con i più deboli, i ricattabili , i bisognosi, con gli extracomunitari e quelli non in regola. Con coloro che non si possono difendere. E' da quanto ho capito da un programma televisivo, un sistema che sta prendendo piede fra gli imprenditori, su cui sarebbe meglio tenere gli occhi ben aperti. E' ripeto un fatto risaputo, visto in trasmissione e ormai denunciato ai sindacati da più lavoratori. Ma al di là dello sfruttamento economico, quello che personalmente non sopporto è il maltrattamento psicologico e morale dei dipendenti, l'umiliazione ricevuta da costoro in pubblico. Anche Gianna è stata ripresa davanti a dei clienti e probabilmente per motivi futili. Un buon Manager sa che questa è una cosa che non si fa mai. In genere si chiama da parte chi si presume abbia ha sbagliato e se ne sentono le motivazioni. Non sempre infatti il cliente ha sempre ragione, alcune volte si comporta come un buzzurro. E non è la prima volta che qualcuno cerca di palpeggiare il culo alla cameriera giovane. Ma chissà perchè queste ultime devono essere sempre umiliate. Proprio come avvenne un giorno, in cui con degli amici, andammo a cenare in un localino del posto. Il titolare fece un cenno alla cameriera, un cenno burbero, di comando, un rimprovero sottinteso, e senza motivo apparente. Ritengo che lo abbia fatto solo perchè non aveva ancora portato il vino a tavola, pur avendo altro da fare. Vino che lo stesso titolare, irregolarmente, ci ha fatto pagare in bottiglia anzichè sfuso. Mi accorsi del suo sguardo truce e a mia volta, come cliente pagatore, feci notare che mi dava più fastidio il suo atteggiamento che la dimenticanza della cameriera. Vorrei a questo punto fare una proposta. Quella di lanciare una campagna moralizzatrice e di ricerca del miglior ristoratore. Una gara in cui siano presi in considerazione prezzi, igiene, accoglienza e trattamento dei clienti, celerità nel servizio, ma sopratutto comportamento nei confronti dei collaboratori. Commenti che divulgherò sul mio sito dando un voto o un punteggio . Di ristoranti ce ne sono sono parecchi ed è giusto che aiutiamo coloro che sanno fare bene il proprio lavoro. E ricordate che le persone che trattano male i propri dipendenti, generalmente lo fanno anche con i clienti. E' iniziato con questa proposta il Vaffambrodo Day, un modo partecipato copiato da quello lanciato da Grillo. Un sistema per calmierare i prezzi e trovare un giusto equilibrio nella complessità gestionale del locale. Un invito a disertare i locali non in regola e a denunciare alla clientela i ristoratori che non rispettano; l'etica verso il cliente, quelli esosi o impreparati. Una segnalazione dei ristoranti che non si curano dell'igiene; ma sopratutto quelli che trattano male umiliando e sottopagando i propri dipendenti. Per il resto esiste i 177, il numero della finanza a cui rivolgersi in caso di irregolarità nei pagamenti. Ricordate se in Italia non si cambia è perchè noi stessi non vogliamo modificarci. Ma tenete pure a mente che al posto della cameriera, alla quale vorreste palpeggiare il deretano, un giorno ci potrà essere anche vostra figlia!



Italo Surìs

Nessun commento:

pub-9734653329526511