giovedì 26 luglio 2007

ForLeo o For Lui?



27 luglio2007

Proprio l’altro ieri avevo accennato su questo blog, delle problematiche che il presente governo si trova a dover affrontare giornalmente. Fra queste, avevo anche discusso della richiesta dell’autorizzazione della camera, per l’acquisizione delle intercettazioni telefoniche a discapito di politici di ambo gli schieramenti, da parte del gip di Milano. Tali intercettazioni sarebbero state inserite in un eventuale futuro processo, a discapito di personaggi coinvolti nella scalata dell’Antoveneta e dell’Unipol. Processo in cui, si fa capire, i politici potrebbero essere anche coinvolti attivamente nell'illecito penale rischiando quindi l'accusa di aggiottaggio. I normali cittadini come me, stanno osservando il comportamento dei politici coinvolti e quello di tutta l’area di governo. Non conoscendo quali siano i reali adempimenti, le regole e le norme di legge, è facile cadere nella dietrologia politica, che peraltro in un momento così delicato per lo sviluppo futuro della politica nazionale, diventa persino ovvia. Non nego che anch’io ho avuto dei grossi dubbi, sul perché e sul come fosse ad un tratto ritornato alla ribalta un problema che ormai sembrava definitivamente concluso. La politica si sa,la si fa anche nei sotterranei del castello, fra le cui mura tutto è possibile, anche il tentativo di far cadere il governo con qualsiasi mezzo, anche con colpi mancini che sfiorano il limite della decenza e dell'etica civile. Non si può certo negare che Berlusconi abbia tentato di farlo più di una volta, attaccando direttamente sia Prodi, sia altri eminenti figure del governo attuale. E si sa un giudice,come ho accennato più di una volta proprio in questo mio blog, è innanzitutto un uomo, con il suo modo di pensare, con le sue preferenze politiche, con il suo vissuto lavorativo e il suo personale bagaglio di conoscenze. Conoscenze che in meridione hanno sempre avuto un peso importante nelle scelte della vita, influenzando talune volte anche il pensiero e le proprie convinzioni sia politiche che morali. In Italia accade di tutto, succede che giudici siciliani assolvano per un numero impressionante di volte criminali affiliati alla mafia;per un cavillo procedurale o per altri motivi legali, ma moralmente incomprensibili. Succede che nello stesso partito ci siano avvocati difensori e politici accusati, che i termini di legge cadano in prescrizione, che gli accusati siano perennemente impegnati in attività all’estero o ammalati. Succede anche che non si presentino i testimoni, che non ricordino, colti da improvvisi quanto appropriati vuoti di memoria. Sì ho sospettato della Forleo, l’ho considerata uno strumento legalizzato di destabilizzazione politica, in un momento delicatissimo, un periodo in cui come ha accennato ambiguamente qualche politico, il coinvolgimento nell'inchiesta di personaggi di spicco della politica al governo, potrebbe inficiare gli sforzi della classe dirigente per creare il nuovo partito democratico di sinistra. Ho sempre detto e ripetuto che gli avvocati dovrebbero starsene a casa a fare gli avvocati, senza cioè far parte di partiti o coalizioni varie, né tanto meno aspirare a cariche elettorali. Ne verrebbe a guadagnare a parer mio quella serenità di giudizio che serve per la difesa o l’accusa di un imputato, soprattutto se anch’esso politicizzato. Questo vale anche per i magistrati ed per i giudici. Oggi leggo con piacere sul quotidiano la Repubblica, un articolo che parla del personaggio oggi più gettonato; il giudice Clementina Forleo. Sono convinto della sua integrità morale, della sua etica professionale. Ne sono convinti anche Travaglio e lo stesso Di Pietro. Non c’è nulla da eccepire sul suo operato, a quanto pare, e se i politici di cui si è accennato non hanno nulla da temere, non abbiano paura di rispondere del loro operato in tribunale. Questa è vera democrazia. La legge è legge e la sua applicazione deve essere rigida ed imparziale. Per tale motivo, qualsiasi persona che desideri assumersi delle responsabilità nella società, ha il dovere di essere giusto e coerente con gli obblighi che il proprio ruolo comporta. Quindi auguri per la Clementina, che vedo ora con occhi un pò diversi. Faccio gli auguri, sia per il suo lavoro, sia per l’anniversario del suo matrimonio. Ma avrei gradito da parte sua un ulteriore sforzo per evitare che sia dato addito a sospetti inutili, quanto maliziosi. Ho capito che dovrebbe essere pugliese, da quanto se ne deduce dalla lettura dell’articolo su di lei redatto in data odierna. So di certo che in Puglia An è sempre stato un partito influente. Allora mi chiedo, perché si è rivolta ad un avvocato anche se molto bravo Deputato in Parlamento proprio nello stesso partito? E’ tanto difficile in Italia, trovare un avvocato penalista altrettanto bravo come la sua amica Giulia Buongiorno, che però non sia compromesso politicamente?? Sembreranno, la domanda sciocca e la risposta scontata, ho scelto anch’io a suo tempo avvocati o sindacati di uno o dell’altro schieramento proprio per tutelarmi. Ma io alla fine non sono che un tecnico informatico, non un magistrato e tantomeno un giudice, per cui il mio resta un giudizio del tutto personale che non può certo incidere sulla credibilità della giustizia italiana che purtroppo anche ultimamente ha mostrato alcune smagliature.

Nel blog sottostante troverete un'impressione sul gip Forleo.



http://chartitalia.blogspot.com/2005/08/clementina-forleo.html


ossequi

urìs

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