lunedì 30 luglio 2007

lo jo-jo di Cleopoppa




30 luglio 2007


Inserisco un'ulteriore vignetta, molto esplicita, che raffigura il rapporto fra due regnanti Cleopoppa I^ e Mariustette II°. E' alla fine un'ironica rappresentazione, in alcune realtà familiari, del rapporto fra i reggenti; marito e moglie. Rapporto di coppia, fra cui si sa, uno può essere succube dell'altro.


Non è una novità che fra le coppie vi siano spesso, anzi quasi normalmente, conflittualità decisionali dovute al rapporto di forza che si vuole instaurare fra gli elementi che le costituiscono. Comando io e non tu. Questa situazione si è ulteriormente aggravata con l'autosufficenza del partner femminile.


Il lavoro ha dato alla donna autonomia economica, più dignità ma anche a parer mio più potere. Un potere superiore a querllo degli uomini, in un paese come il nostro, che non ha saputo adeguarsi alle nuove esigenze della società. Abbiamo ancora a macchia di leopardo situazioni diversificate in base, e qui le donne non se l'abbiano a male, anche alla regione di provenienza.


E' inutile che si sentano offese se si dice che in Sicilia la donna è ancora per certi versi assoggetata ad un sistema e a una mentalità maschilista, più estese e radicate. Lo vedo e lo sento ogni giorno quando discuto con donne e con ragazzi del sud, a scuola. In fondo, non vedo cosa ci possa essere di tanto offensivo o strano.


Noi Friulani siamo diversi dai Veneti e gli Italiani dagli svizzeri o dai tedeschi, almeno ancora per un pò. Ma anche in Sicilia o forse sopratutto là, la donna ha avuto e ha un ruolo predominante in famiglia, un ruolo non certo inferiore a quello maschile, anzi. Perchè nonostante le regole apparentemente rigide, dietro un grande uomo c'è stata sempre una grande donna. E la donna si sa ha tutte le carte in regola per comandare, per farsi valere, per far fare all'uomo ciò che più desidera.


Ma solo se è furba, se sa riconoscere i paletti dettati dalla dignità che l'uomo vuole preservare. Ecco cosa le si chiede: " occhi che non vedono cuore che non sente". Si l'uomo alla fine come anche la donna ci tiene più alle apparenze che alla sostanza. E' uno dei motivi per cui si divorzia. E' l'onore o meglio l'orgoglio ferito, più che il tradimento, che può essere anche perdonato se non implica ovviamente sfumature sentimentali, a creare irreparabili rotture.


Allora fra i due reggenti in genere è la donna che ha in casa, ostentandolo qualche volta anche fuori, maggior potere. Esso deriva dalla possibilità che la rende unica nel suo genere; la maternità oltre ovviamente dalla sua configurazione intima particolare, e non ultimo il compito della gestione economica della casa. Uomini è ora di dire di no ogni tanto. Basta con il Viagra, anche noi abbiamo il diritto di soffrire, nei casi opportuni, del " il classico mal di testa"!


Italo Surìs

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