giovedì 28 giugno 2007

Un punto da rispettare!:il punto" G"




27 giugno 2007





Nel blog ognuno ci mette quello che il suo bagaglio di vita gli permette di fare, è uno strumento di massa ormai, uno strumento per comunicare liberamente, senza scoprirsi completamente, proprio come nel seicento facevano gli abitanti di Venezia. Costoro celavano il volto con delle maschere, per vincere ogni paura, per esprimersi liberamente e liberamente fare all'amore con chiunque potesse piacere. Internet è la nostra maschera, al di là della rete nessuno ci vede se proprio non lo vogliamo, il nikname ci permette l'anonimato, i post ci danno la possibilità di dire ciò che sentiamo, quello che si voleva sempre dire e non si è mai detto, cose anche intime, scabrose, in una esasperata forma di narcinismo se vogliamo o come forse è più giusto pensare, per un grosso problema di comunicazione da risolvere. Già è la mancanza di comunicazione che non permette di vivere in serenità, la mancanza della stessa non aiuta la coppia a risolvere i nodi che spesso diventano enormi macigni che ostacolano la strada per il proseguimento di una vita in comune. Il falso orgoglio, quello di ammettere gli errori, quello dettato dalla falsa convinzione di essere nel giusto, quello per cui, avvalorando una tesi contraria, si rafforza in sè stessi la convinzione di aumentare il potere del partner su sè stessi, non porterà altro che alla disgregazione di una società " normale". Io parlo spesso anche troppo di sesso nei miei post, ma ripeto il sesso forse anche se importante,non è certo determinante per una serenità di coppia, ci vogliono altri elementi ancora più importanti, sentimenti di perdono, di condivisione, di accetazione, di comprensione, di immedesimazione nella sofferenza di tutta l'umanità, quella che la società e la vita stessa ti impone nel suo lungo cammino verso il assolvimento del compito per cui sei stato generato: la continuità della specie, il benessere della famiglia, quello psicologico e morale, anche economico è vero, ma certo non solo. Troppi divorzi e troppe separazioni ci sono ormai in Italia, dei motivi ne abbiamo parlato, quasi tutti son dovuti alla mediocre o del tutto inesistente conoscenza del partner. Conoscenza che il più delle volte interessa solo la sfera sessuale. Penso che fra ogni donna ed ogni uomo ci possa essere la possibilità di costruire una famiglia su solidi principi morali, l'importante è aver chiaro l'obbiettivo finale;il lavoro?, la famiglia, i figli?. Quale di questi importanti obbiettivi devono avere la priorità?, cosa si vuole da un uomo, il successo, i soldi, prestigio, oppure una vita di coppia serena econdivisa e sessualmente appagante. Le nuove tecnologie, sotto alcuni aspetti hanno agevolato il lavoro dell'
essere umano, hanno risolto anche grossi problemi, sia nel campo della ricerca che in quello del lavoro e della sanità. Ma hanno anche allontanato le persone, non hanno permesso che si conoscessero profondamente, che si apprezzassero nonostante le grandi possibilità di aggregazione che la rete permette attraverso i forum o altre forme di contatti che si possono avere contemporaneamente in tutto il globo. Si,si può parlare delle proprie passioni, o dei propri sogni, dei desideri e delle speranze, si può fare sesso anche virtualmente, attraverso il video con le web- cam, scambiandosi video e foto, masturbandosi sognando di possedere colei o colui che vedi sul monitor o alla vista del sesso in bellamostra al massimo dell'eccitazione. Ma è amore virtuale, è conoscenza tecnologica è una trasmissione di sentimenti fattisi bip. Sono reali o virtuali queste emozioni?Abbiamo ancora bisogno di capirci di conoscerci profondamente valutando esplorando anche solo con lo sgurdo conoscendoci a lungo da piccole cose, decifrando messaggi inconsci, sprofondando nell'anima di chi ci è di fronte, percependo il calore o i tremiti di paura o di vergogna e timidezza. Tutto ciò il computer non ce lo può dare e mai forse ce lo potrà dare. Una volta non c'era bisogno di andare troppo alla ricerca dell'anima gemella, in cui cercare l'illusione di una completezza che mai si potrà avere, quella che apparentemente calzasse con le proprie esigenze personali ed egoistiche, proprio come può calzare un guanto che però poi è facile perdere. So di donne meridionali che sono rimaste accanto al loro uomo con devozione, con rispetto, con amore, nonostante tutto, nonostante il cosidetto maschilismo. Donne che hanno prolificato in abbondanza, giungendo anche ad avere nove, dieci e più figli , con il consorte. Irresponsabilità o amore?. Sicuramente sacrifici condivisi. I figli ormai grandi,miei coetanei,hanno ora una famiglia, con gli stessi valori e figli sistemati, anche meglio degli stessi genitori. Dialogo, dialogo, dialogo e umiltà ecco il segreto penso per la riuscita di un buon matrimonio. L'accettazione delle manie e delle fobie, ma anche la volontà di cambiare assieme per correggere ciò che può diventare motivo di scontro. Dialogare e capire divenire consapevoli dei propri limiti e dei propri e altrui difetti. Le scelte si fanno prima assieme, poi si corre, anche inciampando ma risollevandosi, aiutandosi a rialzarsi, senza lasciarsi alle spalle il più debole. Sentivo alla radio oggi Fede che parlava di amore con la A grande. La solita frase ad effetto, che sa di rotocalco o di Fiction. la a di amore è invece piccola anzi alcune volte lascia lo spazio ad altre lettere dell'alfabeto; la D e la S, queste sì grandi perchè realistiche che alla fine non sono altro che la D di disagio e di Dolore e la S di sofferenza ma anche di Serenità, poi vedrete verranno anche la p di piacere e la G...di????. Fate un pò voi.




Io proporrei........




Il Punto G (Punto Gräfenberg, dal nome del ginecologo tedesco Ernst Gräfenberg) è un punto particolarmente sensibile della vagina, sebbene non vi sia ancora alcuna conferma scientifica sulla presenza in questa zona di una forte concentrazione di terminazioni nervose.
Sin dai tempi più remoti, nella cultura orientale era conosciuta, nel corpo della donna, una zona che - oltre al clitoride - era determinante per il suo piacere sessuale: negli antichi testi filosofico-religiosi quest’area era definita “Punto del Sole” o “Punto del Piacere”.
In occidente, nella seconda metà del XVII secolo, un medico e speziale olandese, Reigner de Graaf (1641-1693), in un suo trattato di medicina - poi andato perduto, ma ricordato negli scritti di vari autori suoi contemporanei - riferì la presenza di un’area, in prossimità della vagina, di particolare




Una bacio a tutte



Italo Surìs

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