sabato 30 giugno 2007

Ultima posa??




30 giugno 2007



Fra passato e presente, questa l'etichetta che ho dato alla pubblicazione di foto e stampe antiche o anche solo datate. Vi è infatti una continuità fra i due periodi temporali, fra le varie ere, le generazioni. Una continuità emotiva caratterile. E' inutile dire come spesso preciso che l'uomo è e resterà sempre lo stesso, con le sue passioni, con i suoi impulsi, con le nefandezze che sa così bene commettere, ma anche con l'orgoglio che lo caratterizza e la vanità. E proprio in questa foto come nelle precedenti che ho inserito sul mio blog,riferite al mio periodo militare, si evince l'orgoglio del protagonista d'indossare un'uniforme. L'uniforme si sa ha un suo fascino particolare esso è dovuto a dei fattori ben precisi, è indice di serietà, di appartenenza, di ordine, di coraggio, di responsabilità civile, qualsiasi uniforme possa essere. Lo sanno bene le donne che dall'uniforme sono attratte. Un uomo in uniforme è un vero uomo, un duro, un rambo. Il rispetto della stessa è nuovamente tornato di moda, forse perchè a ciò ha contribuito il cambiamento del sistema d'arruolamento. La ferma volontaria dura tre anni e vi sono buone possibilità di un inserimento definitivo nell'arma d'appartenenza. Il livello culturale è migliorato, non mancano i laureati in diversi settori delle varie armi. La possibilità poi di partecipare ad operazioni all'estero di peace Keeping, aumenta il prestigio personale dei nostri ragazzi di cui tutta l'Italia va fiera. Devo ammettere che da buonista o ex pacifista, incomincio ad avere una visione più realistica del problema, inerente al nostro intervento in zona di guerra. E' un problema certo, di non facile soluzione, che a parer mio e lo ripeto ancora, deve essere concordato prima a livello Europeo e poi con gli alleati d'oltreoceano. Non è possibile infatti intraprendere come obbiettivo l' unificazione dell' Europa, smembrata dai diversi interessi e difficoltà interne, che siano esse, di carattere politico o economico, senza condividere di comune accordo, responsabilità ed i costi per un intervento bellico, che interessa bene o male tutti gli stati europei. Nè trattare separatamente con gli Stati Uniti d'America. Detto questo, ritorniamo all'aspetto fiero del nostro militare ritratto nel periodo della prima guerra mondiale o forse anche prima. Penso che sia stato un alpino, un glorioso alpino immortalato da una camera fotografica a soffietto, quelle in legno e tela con la lastra per l'impressione in rame e ossidi d'argento. E' bello rivedere il nostro passato, se non si pensa alla carneficina che presto avrebbe coinvolto milioni di persone e tutti gli stati in una sanguinosa e distruttiva guerra mondiale. Ma pensiamo alle cose positive del mondo che fu, quello che si sogna e che vorremmo che fosse oggi. Ruscelli puliti, esenti dall'inquinamento, popolati da fauna ittica ormai estinata e che io ricordo d'aver visto nei nostri rii. Gamberi d'acqua dolce, quelli verdi, rane che gracidavano abbondanti lungo i fossi e le paludi. Trote enormi che pesavano fino a dieci chili ed i temoli, i lucci, senza pensare poi alle lepri selvatice ed agli altri stupendi animali che ora troviamo solo sottovuoto o in buste di plastica, ma a pezzi e congelati. Chissà se faremo anche noi la stessa fine;......siamo sulla buona strada.!



ciao

Italo Surìs

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