domenica 4 maggio 2008

Uno show Sgarbatissimo

04 maggio 2008

…….E, qui comando io e questa è casa mia, ogni dì voglio sapere, ogni dì voglio sapere…Ci risiamo, Santoro ha nuovamente e deliberatamente provocato il cavaliere. Già perché visto che non può più cantare liberamente oh bella ciao, oh bella ciao , bella ciao, bella ciao ciao ciao, ieri ha trovato una soluzione fantasiosa e strafottente per prendere due piccioni con una fava, il cavaliere ed il cavallo. Su diciamoci la verità i milioni di piccoli berluschini, da non confondere con degli insignificanti bruscolini, se la sono presa a morte. Con chi? con il conduttore che non ha filtrato la ripresa dell’esibizione di Grillo a Torino e con tutti coloro che non si sono indignati per la trasmissione del giornalista televisivo.

E’ stata una puntata difficile da gestire, visto l’atteggiamento inopportuno del belloccio di turno, un programma che fra l’altro ha avuto un successo strepitoso, uno Share de 15%. Mi chiedo, che sia stato così elevato il numero di spettatori, sapendo che per Santoro ci potrebbe essere, a breve, un ulteriore periodo di disoccupazione?, probabile. Nessuno dei presenti ha però, purtroppo per i molti, raccolto le provocazioni dell’educatissimo critico d’arte Vittorio Sgarbi. Un gentiluomo nei modi e nei costumi, che da ex condannato per una piccola magagna con lo Stato, avrebbe voluto in maniera delirante, giudicare di tutto e di più, smentendo finanche sé stesso.

Ha iniziato ridicolizzando in "modo educato" Beppe Grillo, del quale ha criticato il suo passato di giovane scapestrato, viziato e donnaiolo, amico di famiglia o meglio di sorella, definendolo un comico fallito e un personaggio che fa politica denunciando politici inquisiti, quando egli stesso a sua volta è stato condannato. Mi aspettavo che si parlasse d’attentato alla costituzione, ma è stato attento a non menzionare il delitto di cui si è macchiato il comico negli anni della sua gioventù, un incidente mortale provocato mentre correva con la sua porche. Un ragioniere fallito e nemmeno tanto bravo come comico questo il quadro, visto che siamo in tema, dipinto dal critico d’arte.

Un bel quadro non c’è che dire per delegittimare il capopopolo, peccato che nemmeno lui, sia riuscito a dare di sé quell’immagine positiva, di persona paziente e rispettosa. Chi ha potuto assistere alla bagarre televisiva e alle inopportune interruzioni durante l’intervento di Travaglio, avrà potuto giudicare personalmente. Per quanto mi riguarda, ritengo che la trasmissione possa essere anche stata considerata come provocazione politica e di amplificazione, attraverso una rete pubblica, di un avvenimento di cui tutti hanno parlato e di cui è responsabile per i contenuti il comico e non certo Santoro. Grillo per quel che mi risulta, si è ben guardato dal calunniare chicchessia, si può discutere del metodo ma non del contenuto, possiamo criticare il feroce e offensivo sarcasmo del comico che potrebbe diventare politico, ma non certo sottovalutare il fenomeno.

Un fenomeno che proprio Sgarbi, con il suo capriccioso ed infantile atteggiamento è riuscito a rafforzare con l’aiuto dei media. Non penso che possa considerarsi calunnia o mancanza di rispetto il dichiarare che Veronesi sia compartecipe di società di ricerca biotecnologia, né l’affermare la sua propensione a considerare gli inceneritori come impianti esenti da pericolo, seppur minimo, d’inquinamento. Personalmente per quel che so troverei la cosa miracolosa. In natura come si sa, nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Sono ignorante in materia e quindi lascio che altri traggano le dovute conclusioni, oncologi compresi.

Ma tornando a noi, il grillo parlante, anzi urlante, non è stato l’ unico capro espiatorio dell’ ira incontrollata dell’ex parlamentare bipartisan. A discesa, sono stati offesi e provocati sia il conduttore, sia Travaglio e quest’ultimo in modo talmente volgare da sfiorare anche l’ingiuria. Vi confesso che è da tanto che non mi divertivo così. Se continua in questa maniera, il nostro Sgarbi rischia di farsi venire veramente un infarto. Mi domando, ma chi glie lo fa fare?, non certo i 120.000 ragazzi presenti a Torino.


Itao Suris

Nessun commento:

pub-9734653329526511