domenica 4 maggio 2008

circondato dai prigionieri

04 maggio 2008

Prego, vuol ballare con me, grazie preferisco di no, non ballo il tango con il caschè però, prego, grazie, prego tornerò. Probabilmente è la canzone che, subito dopo la cocente sconfitta subita dalla sinistra a Roma, ha cantato per consolarsi Rutelli, in coro con Veltroni.

Roma era, come si dice in politica e non ne ho mai capito il motivo, una roccaforte della sinistra da più di quindici anni. Ora è stata espugnata, si è infranto un tabù, è successo qualcosa d’impensabile che qualcuno potrebbe paragonare solo alla Lombardia comunista, al veneto marxista e all’Emilia Romagna e la Toscana fasciste. E’ stato politicamente parlando, un capovolgimento della situazione, ma solo all’apparenza per chi non lo sapesse. Se dovesse risultare vera, la cosa potrebbe ricordare una vecchia barzelletta, quella del soldato tedesco che circondato dai nemici e imbracciato il fucile rivolgendolo verso gli stessi gridava ai camerati fuggiti per tempo: “ presto, presto, venite, ho fatto un centinaio di prigionieri”

Sembrerebbe se confermata la situazione politica romana, che per il voto disgiunto, sia stato eletto sindaco un uomo di An, un politico serio e preparato, mentre i consiglieri ed i funzionari sarebbero di sinistra। Sicuramente lavoreranno per la città assieme e in modo egregio, ma per quel che io sappia è un sistema che in molte parti non ha funzionato granché bene. In ogni modo mi auguro che, se così fosse, il camerata Alemanno riesca a controllare i prigionieri, fino all’arrivo dei rinforzi.
ciao

Italo Suris

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