sabato 17 maggio 2008

Il colpo di spugna



17 maggio 2007




Compro il giornale un giorno sì e l’altro no, non per risparmiare, anche se i giornali costano come mezzo pasto, quanto perché vorrei leggerli con calma ed analizzarne i contenuti. Potremmo parlare di un sacco di problemi, sviscerandoli e riducendoli a concetti più semplici e quindi maggiormente assimilabili dai lettori. Gli argomenti in questi giorni convulsi, non mancano, si tratta solo di decidere da dove iniziare. Parliamo di politica?sarà meglio che i nostri politicanti lavorino in silenzio e noi potremmo piuttosto, controllare il loro operato, le scelte apparentemente proposte dai ministri in pectore e le controproposte del governo ombra tanto apprezzato dal primo ministro,da non capire più se il lupo ha perso il pelo, ma anche il vizio. Gli italiani sono stanchi di baruffe fra amministratori e la mancanza di fatti concreti e provvedimenti importanti e veloci.

E’ estremamente chiaro il progetto portato avanti in questi mesi, concretizzatosi con l’eliminazione di componenti politiche oltranziste ed ideologiche,sia di destra che di sinistra, portato avanti dalla coppia di topo Gigio e di testa d’asfalto, come li chiama con mancanza di rispetto l’eroe dei palchi e delle giornate tematiche, Beppe Grillo. Quale potrebbe essere il pericolo di un accordo sottobanco e quali invece le opportunità, e ancora fa bene Di Pietro a non fidarsi?sicuramente, conoscendo l’animale ( si fa per dire).

L’ex magistrato di mani pulite ha ragione a non dare una fiducia preventiva e a vegliare sull’operato dei due parlamenti, quello reale e il clone inventato all’occasione. Italia dei Valori, e l’UDC sono ormai gli unici partiti a poter contrastare eventuali accordi bipartisan, che non rispettino le esigenze degli esclusi. Un’occasione politica da non perdere da parte dei giustizialisti in parlamento che proprio come la lega, hanno ottenuto dalle politiche una crescita di consensi, voti strappati dai delusi dell’estrema sinistra e dagli scettici del nuovo Pd.

Il dubbio è che non ci sia reale contrapposizione e che un numero consistente d’elettori, rimangano esclusi da ogni decisione visto che sono rimasti orfani di rappresentanti in parlamento, Mentre un unico partito con il 70% di consensi potrebbe alla fine fare il bello ed il cattivo tempo a discapito dei più deboli, contrattualmente parlando. Infatti, alla fine, il maximegapartito, potrebbe come sembra abbia iniziato a fare, sbilanciarsi su scelte più care al gruppo imprenditoriale che al resto della società. La speranza? È che finalmente si siano messi in testa di fare le cose in modo equilibrato, considerando che gli interessi dell’intera collettività, altro non rappresentano che un possibile miglioramento di tutto il sistema Italia.

Per far ciò è ovvio che si dovrebbe assumere nuovi atteggiamenti, più costruttivi da parte di quelli che hanno il potere economico in mano, rinunciando a parte degli introiti ed investendoli in ricerca e migliorando la produttività che è diminuita ultimamente per i motivi che tutti conosciamo, sperperi, costi elevati del carrozzone pubblico, ma anche di quello privato, l’ingerenza della malavita negli affari,e la mancanza di equità sociale, unita alla corruzione e al nepotismo. Di ieri è la notizia che nonno Cossiga, si è scagliato contro Di Pietro ed il suo partito definendolo l’Italia dei non valori. Ma nelle sue esternazioni qualcosa di giusto lo avrà pur fatto, il picconatore di memorabile fama, si è trovato nel governo affianco al figlio, che probabilmente fa parte del Cdl.

Cerchiamo d'essere alla fine ottimisti, incominciando a credere che Berlusconi abbia risolto o sia certo di risolvere, i suoi problemi ed interessi personali e si dedichi in futuro anche alla ricostruzione del paese agonizzante. sembrerebbe che si sia dato un colpo di spugna sul passato di molti amministratori rincominciando forse da zero. Un po’ come è stato fatto in Argentina dopo il triste periodo dei colonnelli, si sono congelati i diritti dei desaparecido, è stato fatto qualche processo morbido e tardivo, e tutti hanno incominciato a lavorare dimenticando il passato. Tutti tranne le mamme coraggio, quelle che girano con le foto dei congiunti implorando giustizia o almeno la verità.

Italo Suris

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