lunedì 26 febbraio 2007

Facciamoci un master








26 febbraio 2007

Lo studio di casa


Se mi seguite, cercheremo d’arredare assieme uno studio mansardato.Il vano, come si evince, sia dalla foto, che dagli schizzi, non ha una superficie calpestabile elevata, ma il corretto posizionamento degli arredi, in parte costruiti su misura, ha fatto in modo che l’agibilità risultasse poco compromessa. Anzi, alla fine l’ambiente si è dimostrato alquanto funzionale.

Per raggiungere tale scopo, si sono sfruttati tutti gli spazi liberi, adattando ad essi le suppellettili. Un mobile contenitore per le cartelle ed i documenti delle dimensioni 160x60x115, a quattro ante, inpiallicciato in ciliegio, è stato incassato in una nicchia ricavata appositamente nel sottotetto ed isolata con un pannello in cartongesso,fissato a muro su listelli in legno d’abete delle dimensioni di mm. 50x30. fra i listelli è stato collocato un pannello isolante di stiferite di spessore adeguato. Il tutto è stato stuccato con stucco plastico e carteggiato, prima di tingerlo con pittura tempera. Tale accorgimento, da me eseguito, è stato necessario per la comparsa di muffa sulla parete stessa, non avendo l’esecutore del lavoro, provveduto ad isolare la parete in maniera corretta.

La lunga scrivania ad angolo che si sviluppa per circa quattro metri, e sulla quale vi trovano naturale collocazione le attrezzature informatiche, è supportata da due mensole quasi di pari lunghezza e di generosa larghezza, poste con perni che si avvitano a muro in robusti tasselli in acciaio di adeguata lunghezza e spessore. La stessa ha piano in nobilitato color ciliegio mentre l’angolo di raccordo fra i due piani che la compongono e il pezzo che si raccorda al muro, sono verniciati in nero, con vernice opaca antigraffio.
Di fronte all’entrata, si può scorgere una libreria eseguita su misura con legno di ciliegio, e parzialmente con truciolare impiallacciato in nobilitato di ciliegio leggermente dorato. La profondità, a dir il vero non generosa, è sufficiente per poter contenere la maggior quantità di libri di misura standard. L’altezza della stessa non supera i 150 cm.,essendo stata la stessa , addossata alla parete frontale; la più bassa del vano. La libreria termina, alla sua sinistra, con un modulo incassato in una nicchia a muro, di dimensioni abbastanza generose.
Un mobiletto a muro, porta CD-ROM delle dimensioni di 150x80x15, è stato addossato alla parete su cui si accosta la porta in legno paduk pieno. I battiscopa e la cornice della stessa, sono del medesimo materiale, mentre il pavimento è stato realizzato con listoni in legno dello spessore di mm.20 di rovere di Slavonia, inchiodati a listelli annegati nella caldana.

Una finestra nel sottotetto, tipo velux, completamente motorizzata, sia per l’apertura dei vetri, come delle tendine e utilizzati per la chiusura degli avvolgibili in alluminio posti all’ esterno e scorrevoli su binari, forniti fra l’altro di sensori per la pioggia, illumina l’ambiente di giorno. Le pareti sono state tinte contraspirante giallo e decorate da stencil in tinta. Gli spigoli delle pareti della stanza, sono ricoperti in paraspigoli di legno tinta noce. Delle lampade a muro emettono all’occorrenza , una luce diffusa. La canaletta posta sotto il piano della scrivania, collega le varie apparecchiature hardware attraverso le molteplici prese distribuite agli angoli della stanza. Le stesse con doppio frutto Biticino, sono ricoperte da eleganti placche in ottone .



Italo Sùris
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