venerdì 23 novembre 2012

politica che passione

E' tutto il giorno che ci penso, cammino e il mio cervello lavora. E' l'unica cosa in movimento perenne, il mio cervello. Pensa, riflette, sogna e vaneggia. Dopo anni di astensione forzata dalla politica attiva, anzi disattiva, sono sempre andato controcorrente, ho iniziato così per dileggio ad occuparmene.

Sono in pensione ripeto e qualcosa devo pur fare. Ora se l'Italia fosse una tela mi piacerebbe essere un Caravaggio o un Michelangelo. La tingerei dei colori più belli, come era in realtà una volta. Di verde smeraldo di blu cobalto di rosso cremisi ma anche di rosa e di celeste e poi di azzurro ed indaco.

 No non temete non sarebbe un'arlecchinata, né un quadro di un mediocre artista ma un capolavoro. Già perché è questo che mi attira nella vita, fare la cosa più bella che mi riesca. Qualcosa di armonico, di bello, di piacevole. Un'opera che sia  un'armonia di colori, oppure  una sinfonia di note in cui nessuno di questi   elementi   stoni o strida, ma si sussegua  in ordine e con grazia.

Ecco l'Italia che vorrei, una nazione gentile, bella pulita. Un paese coordinato silenzioso e rispettoso, un territorio con delle regioni laboriose e pulite. Senza partiti corrotti o politici indegni ed incapaci. Semplice all'apparenza, un sogno di sicuro. Ma i sogni si possono anche realizzare, voi cosa dite?


italo suris

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