martedì 11 gennaio 2011

il germe maledetto


Cosa sta succedendo nel mondo, e in Italia?. Ho terminato di lavorare da appena un anno e già mi sembra di vivere in un altro mondo, un mondo a me estraneo sotto taluni aspetti. Gira talmente velocemente che non riesco a seguire e a capire tutti gli avvenimenti, le scelte politiche ed imprenditoriali, eppure poter diventare un buon imprenditore è sempre stato il mio sogno. Ho lavorato con passione per quasi quarant'anni, ho dato il massimo per il piacere di essere il migliore, per il gusto di fare cose belle per me e per la società. Quando parlo di società, parlo del mio paese, dell'Italia, del Friuli, terre che non riconosco più tanto sono distanti ormai dal mio utopico concetto di nazione e di appartenenza. L'Italia è diventata come l'Afghanistan, terra di Clan e di complotti, di soprusi e di guerra. Si certo la guerra è in atto e nessuno se ne avvede. E' una guerra senza esclusione di colpi, una guerra di poteri occulti, in cui la sostanza è l'apparenza o viceversa. Onestamente ho sempre ingenuamente pensato che la società Italiana avrebbe potuto superare momenti di massima difficoltà solo con la coesione e la condivisione. Ora ho capito che è un sogno che non c'è un leader capace di ottenere questo importante risultato, ho capito che gli interessi sono enormi, grandi quanto il personale egoismo, un sentimento questo che si esprime in maniera ambigua, camuffandosi talvolta in generosità. Proprio stasera ho sentito dire che in Italia si sta bene. Non l'ho certo sentito dire dai Rom, o dai marocchini o dai clandestini. Non l'ho sentito dire nemmeno dai disoccupati, quei giovani disoccupati che vivono in un limbo, senza futuro seguendo e perseguendo obbiettivi che talune volte si scoprono sogni. Un sogno di stabilità, un sogno di un governo capace, un sogno di una famiglia normale, normalissima, anzi più di normale, minimale direi. Una famiglia ridotta ai sentimenti grandi e potenti, sentimenti d'amore. Ecco cosa salva ancora i nostri ragazzi, l'amore e la speranza resterà viva finché ci sarà amore. Un sentimento ormai dimenticato in un paese cinico e egoista. Marchionne e la globalità. Ma può un manager dettare le scelte di mercato senza tener in considerazione la differenza culturale, antropologica, e sociale di un popolo?. Si può cambiare in fretta, tanto in fretta per poter affrontare ad armi pari una sfida mondiale impari per il contesto mondiale, possiamo competere nel prezzo con imperi di uomini e materie prime?FOLLIA, PURA FOLLIA!!! Serve ancora andare a cercare la responsabilità di tutto ciò e far pagare coloro che hanno provocato volontariamente questa crisi finanziaria? O come al solito "quel che è stato è stato, scordiamoci il passato, etc. etc. etc."In altri tempi avrei dato una risposta repentina, senza nemmeno pensarci avrei mandato alla forca i grandi capitalisti, gli speculatori. Ora mi guardo allo specchio e mi chiedo: " c'è il germe maledetto della speculazione e dell'avidità anche in me?" Incominciamo a chiedercelo, troveremo una risposta e i nostri figli probabilmente saranno un pò più sereni, ne sono convinto. Non vinceremo forse la sfida con l'oriente o con l'occidente, saremo forse tutti più poveri, ma sicuramente più uniti e allora potremo guardare con serenità al futuro.

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