mercoledì 27 marzo 2013

La vacca da mungere



                                                                         
                                                                   




Non seguo più la politica se non superficialmente. Non ho speranze che si trovino via d'uscita per realizzare un governo che pensi veramente al bene della nazione. Ognuno ovviamente tira acqua al proprio mulino e questo perché ciascun schieramento politico rappresenta una classe della società che vuole mantenere i privilegi acquisiti. Le cosiddette caste o lobby mantengono le fila dei burattini di turno. Che si chiamino Tizio o Caio non ha importanza, sono solo sentinelle di un sistema che non vuole cambiare  né rigenerarsi, a discapito del fallimento di un'intera nazione. Muoia Sansone con tutti i flilistei. Un governo di larghe intese si potrebbe anche fare, ma come conciliare le esigenze di chi vuole la TAV e chi la ritiene solo un castello nel deserto? Tutti sappiamo come gira il mondo e come ognuno di noi con il proprio voto si è reso corresponsabile di ciò che sta succedendo o peggio di ciò che in passato è avvenuto. Ognuno, appoggiando politici inaffidabili in un tempo non tanto remoto,  ha contribuito a  alla bancarotta di una nazione. Il sistema non regge più, facciamo ammenda e senza cospargerci il capo di cenere, iniziamo a cooperare per tirarci fuori dal pantano. Questa sì che è utopia ,si sente giustamente dire. Si potrebbe è vero realizzare un'Italia migliore,  ma manca l'unità d'intenti, al suo posto c'è l'arroganza,  il desiderio di protagonismo, la voglia di distinguersi dagli altri in base al grado di ricchezza e al prestigio che determinate posizioni e ruoli determinano in questa società. Sembra quasi che  diritti ed  doveri non fossero uguali per tutti, come appunto detta la nostra Costituzione. Per cambiare bisognerebbe fare quello che è giusto senza guardare in faccia a nessuno. Non essere quindi al soldo di nessuno, non dipendere da Banche imprese, multinazionali, clan, Lobby,  essere in poche parole liberi di pensare ed agire senza paura di interventi coercitivi e violenti. Allora come possiamo criticare Grillo che desidera un governo a 5 stelle?. Onestamente io non me la sento, quello che è successo lo dobbiamo ai partiti della prima e seconda Repubblica non ne facciamo una terza ad immagine e somiglianza. I giovanotti ex grillini ci vogliono provare? ci provino. Sicuramente faranno molti errori prima di imparare, sarebbe stato bello che qualcuno li guidasse, perché con un paese non si gioca. Ma sono fiducioso e voglio spezzare una lancia in loro favore. Quindi o si accettano tutte le condizioni che hanno come base una  logica di rilancio dell'economia, la salvaguardia dei ceti medi, l'abbassamento della disoccupazione, l'eliminazione della criminalità, l' eliminazione dei privilegi, l'adeguamento delle pensioni e delle retribuzioni ad un livello dignitoso e non discriminante. Ma ancora aggiungiamo; lo snellimento della burocrazia, l'eliminazione di leggi macchinose fatte per impedire una crescita normale e democratica. E ancora se vogliamo   il vergognoso, ed unico in Europa, scandalo relativo ai tempi infiniti dei processi. Ma sappiamo che vi sono mille altre cose da fare iniziando dalla legge elettorale e terminando con i costi truffa della sanità. Purtroppo troppe persone hanno preso la nostra nazione come una mucca da mungere. Ora signori di latte non ce n'è più, ed è scomparsa anche la vacca, a smacchiarla ci avevano già pensato i nostri partiti e quello che si pensava fosse un animale ancora vegeto e produttivo, non era altro che un moderno cavallo di Troia. A proposito mi spiace per Battiato, un'ottimo cantante e un pessimo politico per chi conosce il Machiavelli.

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